Regia di Francesco Maselli vedi scheda film
Primo film per Maselli, appena venticinquenne, ma già svezzato da avventure cinematografiche al fianco di Antonioni e Visconti. Giovane e determinato, 'Citto' si propone anche come autore, sceneggiando questo film pregno di impegno civile insieme ad Ageo Savioli ed Eriprando Visconti, nipote di Luchino. E' una storia profondamente italiana ed altrettanto antifascista, raccontata con discreto garbo - si ricordi l'importanza della veste formale in entrambi i maestri avuti fino a quel momento da Maselli - e fotografata in bianco e nero dal già esperto Gianni Di Venanzo; fra gli interpreti spicca la bellissima (e sì, anche brava) Lucia Bosè, ma ci sono ruoli anche per nomi che in futuro risalteranno nel cinema come Jean-Pierre Mocky, Giuliano Montaldo e Mario Girotti-Terence Hill. Gli sbandati probabilmente non sarà un film fondamentale, ma certo è un lavoro onesto, realizzato accuratamente e 'di contenuti' al di là dei semplici fatti della trama. 6/10.
Nella fine dell'estate del 1943 un gruppo di ragazzi di buona famiglia si rifugia in una villa nella campagna lombarda; quando si presenta loro Lucia, scatolaia impegnata attivamente in attività antifasciste, i giovani decidono di cominciare a fare qualcosa anche loro: ad esempio dando rifugio ad alcuni soldati italiani sfuggiti ai tedeschi. Ma qualcuno farà la spia...
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