In un convento di Montreal, una giovane suora partorisce e il bambino viene trovato strangolato. La dottoressa Martha Livingstone (Fonda) viene incaricata di condurre una perizia psichiatrica sulla presunta omicida. L'investigazione razionalistica nel campo del misticismo (la suorina ha le stimmate), della vita e della cultura conventuali, porta Martha a formulare l'ipotesi che l'infanticidio sia stato commesso da altri.
Note
Giallo psicologico tutto al femminile, diretto in modo convenzionale da Norman Jewison, il film ha un punto di forza nell'interpretazione di Ann Bancroft (la madre superiora), mentre Jane Fonda gigioneggia.
Un dramma molto intenso,un giallo altamente coinvolgete,uno scontro fra fede e razionalità,un finale che non da risposte,almeno non così chiare.Un trio di attrici bravissime.A me è piaciuto molto.
La novizia Agnese, che viene misteriosamente trovata con un bambino morto nella sua cella, piuttosto che essere un personaggio vero e proprio del film, pare essere un'emanazione - una proiezione mentale - direttamente sgorgata dalle due protagoniste effettive dell'opera: la psichiatra Martha e la superiora Miriam. Le due donne hanno molto in comune: sono autoritarie, volitive, disincantate.… leggi tutto
Interpretato magnificamente dal reparto femminile, è un mesto film sullo spirito in collegamento con il sistema clericale così tanto particolare e così poco hollywoodiano che mette i brividi. La lunga discussione sul fumo e i suoi danni tra la Fonda e la Bancroft ( entrambe accaniti fumatrici) è memorabile, ma il film in sè purtroppo no. C'è qualche lampante scivolone nel ridicolo… leggi tutto
Da un testo teatrale di John Pielmeier un robusto film drammatico ben adattato per lo schermo dall'autore stesso.
In un convento, nella cella della giovane suora Agnese (Meg Tilly), viene trovato il corpo di un infante che è stato strangolato. Un'affermata psichiatra (Jane Fonda) viene incaricata dal tribunale di delineare il profilo psicologico della donna, che afferma…
Il film è la formalizzazione dell incubazione aliena (l utero è il convento) attraverso l operatività negativa della matrice materna. La storia del figlio non richiama sicuramente quella di Maria immacolata che la giovane Agnese puó evocare.
Assistiamo ad un infanticidio da parte della stessa madre, la versione schizzofrenica della natalità del Cristo…
Il ventre gravido, simbolo supremo di fertilità e vita. Ma anche anomalia sproporzionata della sublime esattezza matematica di un corpo, orrenda protuberanza (cfr. Il ventre dell'architetto di Peter…
La novizia Agnese, che viene misteriosamente trovata con un bambino morto nella sua cella, piuttosto che essere un personaggio vero e proprio del film, pare essere un'emanazione - una proiezione mentale - direttamente sgorgata dalle due protagoniste effettive dell'opera: la psichiatra Martha e la superiora Miriam. Le due donne hanno molto in comune: sono autoritarie, volitive, disincantate.…
Suore bianche o nere, finte o autentiche, depravate, detective, badesse o converse, novizie o madri superiore; l'universo femminile dietro il velo e dietro le mura di un convento. Suore assassine o eroine, suore…
Interpretato magnificamente dal reparto femminile, è un mesto film sullo spirito in collegamento con il sistema clericale così tanto particolare e così poco hollywoodiano che mette i brividi. La lunga discussione sul fumo e i suoi danni tra la Fonda e la Bancroft ( entrambe accaniti fumatrici) è memorabile, ma il film in sè purtroppo no. C'è qualche lampante scivolone nel ridicolo…
Rischia di essere ridicolo raccontato in soldoni. Se poi si vuole prenderlo seriamente (ma tanto) si può anche trovare un’analogia con l’imprescindibile La Storia di Elsa Morante: una reincarnazione di un cristo (in questo caso la sua, chiamiamola così, anima femminile tirata in ballo da Papa Luciani) che porta con sé i segni del male del mondo. Qui quel male si…
In un convento canadese, una suora uccide il bambino che ha appena partorito e non mostra alcuna consapevolezza di ciò che ha fatto. Ben presto inizia una partita di fioretto fra la psichiatra incaricata di verificare la sua salute mentale e la ruvida madre superiora; entrambe hanno un passato ingombrante, che ha lasciato cicatrici nel loro animo. La tensione lievita bene, ma la…
Quello che penalizza il film sono due fattori: Jane Fonda e al derivazione teatrale, da cui nopn si stacca mai facendo delle ambientazione a dir poco superflue per evitarlo. Un film drammatico e che sfiora argomenti di non facile rappresentazione, ma che sarebbero stati la nota forte dell'operazione, il tocco non ha preso la forma giusta e quindi il film è rimasto ancorato ad una…
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Commenti (3) vedi tutti
Un film intenso, con grandi attrici e ben diretto da Norman Jewison.
leggi la recensione completa di Roberto T.Un dramma molto intenso,un giallo altamente coinvolgete,uno scontro fra fede e razionalità,un finale che non da risposte,almeno non così chiare.Un trio di attrici bravissime.A me è piaciuto molto.
commento di SaintlySinnerPer credenti e non, un discreto giallo senza risposte che cerca di conciliare le due posizioni.
commento di movieman