Regia di Radley Metzger vedi scheda film
Secondo film diretto da Radley Metzger con lo pseudonimo di Henry Paris. Dopo Score, il regista prosegue nell'hard. Nonostante una sceneggiatura ben poco elaborata, I pomeriggi privati di Pamela Mann può contare su attori di "genere" molto ben predisposti alla recitazione e su una regia, come sempre trattandosi di Metzger, superiore alla media.
Pamela Mann (Barbara Bourbon), ricca moglie mossa spesso a partecipare a manifestazioni e attività di interesse sociale, vive a Manhattan. Il marito (Alan Marlow) di Pamela, dubbioso sul tipo di attività pomeridiane praticate dalla graziosa moglie, incarica l'investigatore Frank (Eric Edwards) di indagare e raccogliere prove audiovisive dei (molti) tradimenti. In effetti Pamela intrattiene rapporti intimi con varie persone, servitù di casa compresa, come testimoniano i filmati realizzati dall'agenzia investigativa. Nonostante l'evidenza delle prove, il marito sembra però essere tutt'altro che turbato.
Radley Metzger, ormai adottato lo pseudonimo di Henry Paris, dopo Score scrive e gira (in soli sei giorni) il secondo hardcore. Lo fa con la solita grazia (nonostante le esplicite scene di sesso), che contraddistingue tutta la sua concezione di cinema. Perchè nonostante abbia deciso di affondare lo sguardo nell'erotico esplicito, si circonda di attori e di maestranze tecniche di alto livello. Georgina Spelvin, Jamie Gillis, Eric Edwards e, ovviamente, la protagonista Barbara Bourbon: attori appunto, prima che corpi al servizio del cinema a luci rosse.
Certo, il soggetto è striminzito e il film presenta evidenti errori di continuità (Frank e il coniuge Mann assistono ad alcuni filmati di Pamela mentre gli stessi devono ancora essere girati) ma visivamente è evidente lo stile di Metzger che anche qui, in un contesto di esibizione accentuata, predilige raffinati punti macchina che spesso arrivano al dunque -soprattutto nel rapporto finale tra Pamela e il marito- tramite immagini riflesse in specchi. Con taglio ironico, Metzger fa girare sul set una strana intervistatrice, che a sorpresa pone domande a Pamela sulle condizioni economiche e sociali di Argentina e Cile, o sul modo di esprimersi delle nuove generazioni. Quando il marito la trova in casa, domanda ovviamente chi sia e cosa stia facendo, ottenendo per risposta: "Sono qui per dare uno spessore politico al film!"
I pomeriggi privati di Pamela Mann può contare sull'ottimo lavoro di Robert Rochester (nome forse fittizio, che parrebbe celare l'identità di un regista) che per l'occasione compone una potente e suggestiva colonna sonora. Mentre Darby Lloyd Rains, qui nei panni -assieme e Jamie Gillis- di serva di casa Mann, e coinvolta solo nella sequenza del (finto) rapimento e stupro, diventa poi la protagonista del successivo La straniera nuda (1975).
"Chi ha comandato ai sessi di essere diversi, e non di alternarsi come le stagioni o di succedersi come il giorno e la notte?" (Jean Baudrillard)
F.P. 01/11/2019 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 80'30")
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