Regia di Emidio Greco vedi scheda film
Emidio Greco, avviluppato dal ritmo lento e sensuale di una milonga, misura il proprio passo, non da ballerino, ma da regista raffinato e colto, in un giallo "non perseguito come progetto ma incrociato per caso". È stato un incontro sfortunato e rovinoso. Lo schema è quello del mosaico in cui i personaggi interpretano smarriti, spesso parlando troppo, una loro funzione più strutturale che narrativa. Un noto volto Tv assassinato a Roma, un commissario gay, una poliziotta innamorata del commissario, i due killer, una banda di violinisti che terrorizza zingari e neri e imbianca i graffiti nella metropolitana, un uomo in trasferta notturna a Volterra, sono le tessere sbiadite e presuntuose e irritanti del film che ci riporta agli ingloriosi anni ’70 dell’Italnoleggio.
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