Regia di Emidio Greco vedi scheda film
Gli ingloriosi anni '70 dell'Italnoleggio!!! Una grande cretinata detta da di chi non si firma in Film Tv.. Magari ce ne fossero altri anni '70 dell'Italnoleggio, dove era assicurata una buona distribuzione, ed epoca buona di films, mai banali , e che il pubblico apprezzava.. Quindi signor critico delle mie scatole.. che cavolo dici??!!. Qui non siamo in presenza di un'opera simile , ma di un'opera sbagliata, sbagliata nella storia e nella sceneggiatura. Di questo Regista ammiriamo altri films ed a proposito di gialli o quasi, forse il solito critico si è dimenticato di UNa Storia Semplice, dello stesso regista. La storia di Paolo Breccia sceneggiata con Greco, non porta a molto, ma cerca solo di mettere nebbia nel nulla, unica scena cult e significativa è quella del ballo, ma tutto il film gira a vuoto, insieme a delle altre storie che non collimano mai fra di loro. Giannini .. be'... ne parliamo più sotto...
Un commissario, gay, (siamo al limite del razzismo.. davvero!) si trova al centro di una storia di omicidio di un famoso personaggio della Tv
Balacov fa la cosa più afascinante del film: la musica
Questo attore sopravvalatutato, anche da me che ero un suo fans, rivela volta per volta il suo manierismo, in parti che non richiedono macchiettismi sia visivi (vedi i films con al Werthmuller) o di storia. Qui le sue telefonate, che ricordano Domenica, maledetta domenica, sono pochissimi brividi e ci lasciano la bocca asciutta da un'intepretazione sognata, ma in realtà mai avvenuta. Ora mi spiego tutti i suoi films stranieri davvero balordi, solo per reggersi sull'onda, in Italia invece si arrampica in queste produzioni con soldi dello stato, a cui ha affiliato il figlio (un cane di attore!!) e la ex moglie (una cagna di regista), speriamo che la famiglia si fermi qui...
Ce la mete tutta, per far reggere in piedi il suo personaggio, ed in parte ci riesce, solo che qualche volta nella dizione risulta artefatta
Il suo ruolo di attore è sempre affascinante, ma è il suo personaggio che non sta in piedi.. infatti cde in un pendio..
Avvolta in una maschera si riconosce lo stesso, nel corso di un dialogo artificioso e licenzioso da snob
La ragazza del tango, che parla a dismisurae va bene solo qunado balla.
La regia fa molto, il poco è tutto il resto, quindi non riesce a trarne niente di buono. Eppure lui stesso ha partecipato alla scenggiatura, come ha fatto a non accorgersene.. mistero!! Io ho qulache dubbio di taglio imperioso, altrimenti non si spiegano certi colegamenti che sono stati mutilati lasciando la storia monca e quasi imcomprensibile in certi casi... storie incompiute e senza collegamento
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