Un volto noto della televisione viene ucciso in pieno giorno nelle strade di Roma. A una prima analisi sembra che il colpevole sia un mitomane, ma in realtà dietro a all’omicidio si nasconde una verità molto più complessa. Delle indagini si fa carico un commissario apparentemente irreprensibile, ma profondamente segnato dalla sua personalità gay...
Note
Avviluppato dal ritmo lento e sensuale di una milonga, Emidio Greco _(L’invenzione di Morel, Ehrengard)_ misura il proprio passo: non da ballerino, ma da regista raffinato e colto, in un giallo «non perseguito come progetto ma incrociato per caso».
Emidio Greco, avviluppato dal ritmo lento e sensuale di una milonga, misura il proprio passo, non da ballerino, ma da regista raffinato e colto, in un giallo "non perseguito come progetto ma incrociato per caso". È stato un incontro sfortunato e rovinoso. Lo schema è quello del mosaico in cui i personaggi interpretano smarriti, spesso parlando troppo, una loro funzione più strutturale che… leggi tutto
Perchè agli italiani non piaccia Emidio Greco, resta per me un mistero.
O forse no.
La cifra stilistica di Greco è l'indicibile, la rappresentazione del non rappresentabile e questo film ne riconferma la qualità registica.
Grande Giannini, grande Cecchi.
Anche la Pandolfi non sfigura.
leggi tutto
E' scomparso il regista Emidio Greco, forse molti non lo conoscono (complice il fatto che ha girato pochi film e poco commercializzati) ma era stato, tra le varie cose, assistente di Roberto Rossellini. E' nato a…
Il più brutto film di Emidio Greco è questo Milonga, girato con povertà di idee e tanta approssimazione nel 1999; approssimazione nella storia - da una sceneggiatura scritta dal regista stesso insieme a Paolo Breccia - e nella scelta degli interpreti: a parte Claudia Pandolfi, qui in divisa ancora prima dei fasti del Distretto di polizia televisivo, e del tutto incapace di…
Un film insulso e noiosissimo, che vorrebbe essere un thriller ma in realtà è solo un grande caos. Una trama mal sviluppata e senza senso (ma dove sono le prove per incastrare i killers?), personaggi che non servono a nulla (Cecchi e la Gravina sono 2 attori di prestigio, ma i loro ruoli cosa dovrebbero rappresentare?) e la poca convinzione degli attori nel recitare, contribuiscono senza ombra…
Perchè agli italiani non piaccia Emidio Greco, resta per me un mistero.
O forse no.
La cifra stilistica di Greco è l'indicibile, la rappresentazione del non rappresentabile e questo film ne riconferma la qualità registica.
Grande Giannini, grande Cecchi.
Anche la Pandolfi non sfigura.
Gli ingloriosi anni '70 dell'Italnoleggio!!! Una grande cretinata detta da di chi non si firma in Film Tv.. Magari ce ne fossero altri anni '70 dell'Italnoleggio, dove era assicurata una buona distribuzione, ed epoca buona di films, mai banali , e che il pubblico apprezzava.. Quindi signor critico delle mie scatole.. che cavolo dici??!!. Qui non siamo in presenza di un'opera simile , ma…
Emidio Greco, avviluppato dal ritmo lento e sensuale di una milonga, misura il proprio passo, non da ballerino, ma da regista raffinato e colto, in un giallo "non perseguito come progetto ma incrociato per caso". È stato un incontro sfortunato e rovinoso. Lo schema è quello del mosaico in cui i personaggi interpretano smarriti, spesso parlando troppo, una loro funzione più strutturale che…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (1) vedi tutti
Passo falso di Greco e del cosceneggiatore in un film sconclusionato e assurdo, del tutto privo d'interesse.
commento di kotrab