Regia di Steven Zaillian vedi scheda film
Il cinema civilista statunitense è denso di belle pagine di appassionato spirito sociale , vi si possono incontrare lezioni di democrazia, e di motivi per indignarsi verso gli aspetti più marci e corrotti della società occidentale. "A civil action", se non altro, ha il merito di tentare di proseguire un modo di occuparsi di problemi reali, e gravi, con l'arma dell'entertainement di lusso: e, seriamente, si chiude in maniera non definitiva, perchè purtroppo spesso i problemi più drammatici sono difficilissimi da risolvere, e lo spazio narrato da una pellicola può non bastare ad esaurire gli argomenti in ballo. Solo che , se è da apprezzare la buona prova di un cast capitanato da John Travolta, avvocato in carriera avviato a un professionale cinismo che si sofferma a riflettere su un allucinante caso di avvelenamento di una piccola cittadina da parte di un'industria prospiciente, la regia di Steve Zaillian, già conosciuto come sceneggiatore di una certa importanza, non aiuta la buona riuscita del film. Zaillian non dà ritmo, pare prolisso nell'enunciazione,e soprattutto, ahi, non lascia coinvolgere lo spettatore con una storia che avrebbe invece meritato più partecipazione emotiva. Non un brutto film, assolutamente, ma avrebbe potuto essere molto più da ricordare, per quello che voleva trasmettere.
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