Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film
Il folklore del popolo napoletano non poteva che essere rappresentato dall’esuberanza di Lina Wertmuller, come aveva già fatto, in maniera piuttosto notevole, sia per Sabato, domenica e lunedì sia, anzi direi soprattutto per Io speriamo che me la cavo. In questa suggestiva cornice settecentesca, ricostruita tra le mura della Reggia di Caserta, e in location capaci di emulare il periodo storico, grazie anche ai costumi sfarzosi di Gino Persico, sembra di tornare veramente a quei giorni. Si parte dalle ultime ore di vita del “Re nasone”, appellativo sarcastico con cui era stato identificato Ferdinando di Borbone, e si ripercorre tutta la sua goliardica vita. Compresi i vari tentativi di matrimonio con le figlie dell’imperatrice D’Asburgo, fino all’amore per Carolina. Commedia divertente e istruttiva, è sempre piacevole ritrovare pellicole che possano infondere conoscenza, soprattutto quando lo fanno divertendo. Ottima la scelta del cast: Sergio Assisi, scapestrato attore napoletano dalle altalenanti capacità recitative; Gabriella Passion, dal nudo facile e la sempre straordinaria Isa Danieli accompagnata dalla bravura di Mario Scaccia (Ferdinando anziano) nominato ai David di Donatello. Un buon film, non eccellente in qualità tecnica ma di ottimo contenuto e buona messa in scena.
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