Regia di Stefano Sollima vedi scheda film
Una squadra di navy seals inviata ad Aleppo, in Siria, per liberare un agente statunitense ritenuto prigioniero di integralisti islamici, si trova inaspettatamente a combattere contro militari russi; porta comunque a termine la missione, uccidendo gli avversari. Alcuni mesi dopo, i membri della squadra sono presi di mira da misteriosi killers. Il leader della squadra John Kelly è assalito nella propria abitazione. Pur ferito, riesce a sbaragliare il gruppo di fuoco ma perde la propria moglie, incinta. Non appena ristabilitosi, torna in azione in cerca di vendetta; grazie alla collaborazione della ufficiale Karen Greer, sua ex-comandante, trova la giusta pista, la quale conduce in Russia. Si è trattato di una ritorsione per i fatti di Aleppo, oppure c'è qualcosa di più ? Il regista italiano Stefano Sollima dirige un thriller d'azione con sfumature di spionaggio, ambientandolo tra Stati Uniti D'America e Russia. Ci racconta di un pericolosissimo complotto ordito da personaggi estremamente potenti ai danni della pace mondiale; il loro intento sarebbe quello di far scoppiare una guerra, o, quanto meno, una fortissima tensione tra le due potenze nucleari, al fine di ricucire le fratture della società statunitense accendendo l'odio verso un nemico comune. Nulla, in questa vicenda, è come sembra; John Kelly, i suoi compagni, i suoi avversari sono pedine nelle mani di un oscuro burattinaio, il quale le sacrifica pur di realizzare i propri scopi. Il protagonista non è dunque nel mirino di vendicativi militari russi; ciò appare evidente dalle "turbative" che subentrano nella sequenza di vicende in cui è coinvolto, ad iniziare dall'assassinio di uno dei sicari giunto in casa sua ad opera dei propri compagni. John è interpretato da Michael Bakari Jordan; la sua determinazione nel cercare la vendetta lo rende, grazie alle proprie capacità in combattimento, implacabile. Ma ciò non gli impedisce di riflettere e comprendere, pian piano, la realtà dei fatti. Il ritmo è molto sostenuto e le ambientazioni varie. Andiamo da un'Aleppo devastata dalla recente guerra civile alla fredda città di Murmansk, in Russia, in prossimità del confine con la Finlandia, passando per più familiari locations statunitensi. Il racconto è un adattamento di un omonimo romanzo di Tom Clancy, appassionato ed ottimo conoscitore di cose militari, le quali sfruttava per la creazione delle proprie opere. Lo sceneggiatore ipotizza un complotto in seno ai vertici dei servizi segreti statunitensi; nell'evoluzione della trama, ci mostra come tuttavia le "mele marce" siano individuate ed isolate, ed il "bene", per gli U.S.A., coincidente con quello mondiale, trionfi. La Russia non fa una gran figura in questo film; è descritta quale grande potenza in decadenza, letale nelle sue "avventure oltreconfine" - partecipazione alla battaglia di Aleppo - infida nei rapporti con le altre nazioni - un suo diplomatico agisce con metodi mafiosi - avara verso la sua gente, rappresentata in stato di povertà e disagio, e di fatto strumento nelle mani dei cospirtatori statunitensi. Cosa non funziona nell'opera di Sollima/Clancy ? La trama, un vero e proprio colabrodo trafilante illogicità. Passi la retorica bellicista (o pacifista) filostatunitense, ma ... L'intera vicenda è totalmente incredibile. Il protagonista sopravvive ad infiniti tentativi di eliminarlo, uccide decine di avversari; rimane indenne a seguito di un ammaraggio nel freddo Mare di Barents a bordo di velivolo di linea colpito da un missile, riuscendo a portare con sè l'equipaggiamento ed allontanarsi con un gommone dotato di motore fuoribordo uscito non si sa da dove. Giunto a Murmansk si rifugia in un edificio, ove trova un suo compagno d'avventura in odor di tradimento, lì giunto in assoluta tranquillità. Dalla città artica, a seguito di una sanguinosa battaglia urbana, il gruppo di John Kelly riesce ad allontanarsi indisturbato. In più occasioni sembra in grado di agire sott'acqua come un ... essere anfibio ! Questi e molti altri dettagli rendono la vicenda tanto irreale da apparire a tratti comica; dunque, non mi sento di consigliare la visione del film, a meno che non si apprezzi oltre misura il genere - del quale non è, per tutto il resto, uno dei migliori esemplari - o si sia disposti a sospendere l'incredulità. A me, per questo tipo di opere, non riesce.
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