Regia di Stefano Sollima vedi scheda film
MAI PROIETTATO NEI CINEMA ITALIANI
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La quiescenza ormai prolungata della cara, vecchia guerra fredda mette paradossalmente in pericolo gli equilibri geopolitici mondiali nell’eterno dualismo fra Stati Uniti ed ormai ex Unione sovietica. È stata la presenza di un nemico da tenere a bada per molti anni a consacrare l’America come paladina del pianeta dalla fine della seconda guerra mondiale. Ma se il nemico non porta più guai… bè, allora i guai bisogna inventarseli.
Il regista romano Stefano Sollima (consacrato negli ultimi anni da serie televisive crime di successo quali Romanzo criminale e Gomorra) torna negli Usa per dare alla luce un coinvolgente film d’azione in cui armi, muscoli, arti marziali e intrighi politici la fanno da padroni, senza tuttavia soffocare nel nulla una vicenda che riesce a concedere un piccolo spazio anche ad amore, amicizia e lealtà in generale.
Protagonista della pellicola tratta da un romanzo di Tom Clancy è un sempre iper palestrato Michael Bakari Jordan, investito dalla fama cinematografica nel 2013 grazie alla parte principale nell’emozionante Prossima fermata Fruitvale Station e, più di recente, per il ruolo di Adonis, il figlio di Apollo Creed, nei due pugilistici Creed - Nato per combattere (2015) e Creed II (2018) al fianco di Sylvester Stallone. Qui Jordan – nei panni di un soldato Navy SEAL ricoperto di medaglie al valore - conferma di sapere estrarre dalla propria essenza di Big Jim da combattimento, la giusta dose di comunicativa necessaria a non lasciare il segno solo sui corpi dei suoi avversari. Al fianco di Jordan, Sollima ritaglia una parte interessante per il sempre espressivo Jamie 'Billy Elliot' Bell, consacrato nel 2018 dal ruolo di protagonista nell'applaudito Skin - Dalla pelle al cuore. Troppo ingessata, invece, la giamaicana Jodie Turner-Smith in versione tenente. Fra gli altri, nei panni del politico senza scrupoli, sprecato il ‘vecchio’ Guy Pearce, attore di indiscutibile talento che tuttavia, in trent'anni di carriera, non è più riuscito a replicare le sublimi prove di L.A. Confidential (1997) e Memento (2000).
Senza rimorso è un action privo di falsa vergogna che, seppure in tanti momenti realizzato con ispirazione da creatore di videogiochi, coinvolge e non stanca fino alle cervellotiche rivelazioni finali. Consigliato soprattutto agli amanti dei videogiochi di guerra, appunto. Voto 6,6.
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