Ghassem, scolaro di una città di provincia, ha un grande sogno: andare a Teheran per assistere a un importante incontro della nazionale di calcio. Per raggiungere il suo scopo non esita a rubacchiare, imbrogliare e fare altre cose non proprio commendevoli. Una volta racimolato il gruzzolo necessario e arrivato nella capitale, nei pressi dello stadio il destino ha in serbo per lui una beffa. Primo lungometraggio di Kiarostami, con uno sguardo pulitissimo sul reale e un ritmo che scaturisce dai tempi morti. Bellissimo il finale.
Il mondo perlustrato ad altezza bambino è una caratteristica peculiare di Abbas Kiarostami, così come la miseria che riguarda larghi strati della popolazione iraniana. Ne "Il viaggiatore", il sogno di un bambino si scontra con l'impossibilità economica di poterlo realizzare. Da questo corto circuito ne nascono effetti trattati con garbata maestria.
Di fronte a questo viaggiatore, un ragazzino che va in giro in cerca di denaro per soddisfare un suo sogno, il pensiero va a Il corridore di Amir Naderi e alla bambina de Il palloncino bianco di Jafar Panahi, e ai tanti altri giovani “maratoneti” che popolano il cinema iraniano contemporaneo. L’idea dell’infanzia in cammino, impegnata in una affannosa… leggi tutto
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Di fronte a questo viaggiatore, un ragazzino che va in giro in cerca di denaro per soddisfare un suo sogno, il pensiero va a Il corridore di Amir Naderi e alla bambina de Il palloncino bianco di Jafar Panahi, e ai tanti altri giovani “maratoneti” che popolano il cinema iraniano contemporaneo. L’idea dell’infanzia in cammino, impegnata in una affannosa…
Un film che ti può far rimanere con la bocca aperta ma una volta capito il finale lo reputerai un capolavoro , il finale dona al film un voto altissimo per lo spessore per la padronanza di una regia ancora tutta nuova per lui, per lo scandire del tempo in maniera incredibile. Ottimo
Sono i veri martiri dell'omologazione culturale, le vittime sull'altare di Hollywood, il "mea culpa" di tutti gli italiani che lavorano nel cinema e che amano il cinema, perle che il solo Enrico Ghezzi ha saputo…
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Commenti (2) vedi tutti
Il mondo perlustrato ad altezza bambino è una caratteristica peculiare di Abbas Kiarostami, così come la miseria che riguarda larghi strati della popolazione iraniana. Ne "Il viaggiatore", il sogno di un bambino si scontra con l'impossibilità economica di poterlo realizzare. Da questo corto circuito ne nascono effetti trattati con garbata maestria.
commento di Peppe ComuneIl Finale dona un tocco magico a questo film, una regia tutta nuova, un buon film
commento di faromagico