Regia di Stuart Rosenberg vedi scheda film
Un dramma vero, quello raccontato dal film La nave dei dannati e dal romanzo di Gordon Thomas e Max Morgan Witts da cui la pellicola è tratta, con una sceneggiatura firmata da Steve Shagan e David Butler (che subito dopo scriverà il Gesù di Nazareth di Zeffirelli insieme a Burgess, Masolino D'Amico e Suso Cecchi D'amico). I due autori saranno solo nominati ai Golden Globe, premio che invece si aggiudicherà Katharine Ross come miglior attrice non protagonista. E' la storia di una comitiva di ebrei, un migliaio circa in totale, che chiede disperatamente asilo politico prima a Cuba e poi agli Usa, ottenendo solamente qualche temporeggiamento e infine il rifiuto da entrambe le nazioni; sconsolato il rientro finale in Europa, terra sempre più amara (e pericolosa) per i fuggiaschi. Un pizzico di realismo come base su cui lavorare, ma la sostanza è principalmente composta dalle vicende personali dei protagonisti, più o meno interessanti che siano (bisogna anche tenere conto che la gran parte della storia si svolge in nave: un ambiente chiuso, poco espressivo e alla lunga monotono); un cast stellare è in effetti l'unica ragione per cui questo film merita la visione. Troviamo così Max Von Sydow (il feticcio di Ingmar Bergman), Malcolm McDowell (Alex di Arancia meccanica, Stanley Kubrick), Faye Dunaway (che aveva lavorato già - fra gli altri - con Polanski e con il nostro De Sica per lo sfortunato Amanti), Oskar Werner (Jules e Jim, Fahrenheit 451 di François Truffaut) e perfino Orson Welles, nella più classica delle sue 'comparsate alimentari', insomma una di quelle tantissime apparizioni brevi che accettava esclusivamente per finanziare i propri progetti. Il regista, infine, è lo stesso di Nick mano fredda (1967, con Paul Newman): un progetto ambizioso e però non molto riuscito. 6/10.
Maggio 1939, dall'Europa salpa una nave con un migliaio di ebrei a bordo; cercano riparo a Cuba, ma all'attracco vengono rispediti indietro. La nave tenta così di fermarsi negli Usa, ma anche qui le autorità politiche temono la 'patata bollente'...
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