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Regine del campo

Regia di Mohamed Hamidi vedi scheda film

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Cast Regine del campo

A dirigere Regine del campo è Mohamed Hamidi, regista e sceneggiatore franco-algerino. Nato nel 1972 a Bondy, Hamidi si è dedicato nella prima fase della sua maturità all'insegnamento: tra il 1997 e il 2008 è stato docente di Economia all'Université Paris-XIII. Ha partecipato anche alla fondazione dell'associazione Alter-Egaux, che si occupa di orientamento giovanile, e fondato Bondy Blog, un giornale online che ha fatto da palestra per molti giornalisti. Animatore e chitarrista, ha collaborato spesso con molti comici ed è il direttore del festival comico Marrakech du rire. Nel 2013 ha esordito come regista con Né quelque part ma il suo successo maggiore è In viaggio con Jacqueline, opera seconda con cui nel 2016 ha ottenuto ben tre riconoscimenti al Festival internazionale della commedia di Alpe d'Huez. Regine del campo è il suo quarto lungometraggio, arrivato a breve distanza da Jusqu'ici tout va bien.

Il cast principale di Regine del campo è composto da un manipolo di ben note attrici francesi, impegnate nel ruolo di calciatrici. Ha spiegato il regista: "Nella scelta di attori e attrici con cui lavorare preferisco ricorrere il meno possibile ai casting e affidarmi al mio istinto. Per tale ragione, contatto direttamente coloro che ho in mente e spesso lo faccio già mentre scrivo la sceneggiatura. Cèline Sallette, che interpreta la calciatrice Stéphanie, è una delle mie attrici preferite. Mi ha abbagliato in Geronimo di Tony Gatlif, dove interpreta un'assistente sociale nelle Camargue. Quando le ho mandato la sceneggiatura, non ero sicuro che accettasse di recitare in una commedia. Invece la storia le è subito piaciuta come le è piaciuta l'idea di tornare a lavorare circondata da altre donne, esperienza che aveva vissuto sul set di L'apollonide (Souvenirs de la maison close) di Bertrand Bonello e di cui conservava un ottimo ricordo. Céline si è rivelata perfetta come Stéphanie, una leader forte e capace di tenere testa agli uomini".

"Ho scoperto poi Laure Calamy - ha proseguito Hamidi - in Ava di Léa Mysius e nella serie 10%. Secondo me, è un'attrice comica nata, una dote piuttosto rara. Per il personaggio di Catherine ha però lavorare duramente e allenarsi, dal momento che non sapeva quasi nulla di calcio. Con Sabrina Ouazani, volto di Sandra, ho già lavorato in Jusqu'ici tout va bien e mi è sembrata una scelta ovvia dal momento che quando era più giovane ha giocato realmente a calcio e a rugby: per il suo personaggio ho preteso un livello di gioco molto buono e l'ho costretta a duri allenamenti tecnici tutti i giorni. Le altre attrici - da Alexandra Roth a Myra Tylan - sono state invece scelte con dei provini".

Due sono infine i personaggi maschili che devono, più di ogni altro, cimentarsi con la squadra di calciatrici. Il primo è l'allenatore Marco, impersonato da Kad Merad, e il secondo è Mimil, portato in scena da Alban Ivanov. Merad, già diretto in passato da Hamidi in In viaggio con Jacqueline, ha così sintetizzato il suo personaggio: "Marco è un brav'uomo. Appassionato, fedele e fiducioso, crede in quello che fa e desidera migliorare la vita delle persone che lo circondano. Molto altruista, ama fare del bene ma tutte queste qualità non gli impediscono però di agire qualche volta in malafede... un po' come accade a tutti noi nella vita". Mimil, invece, è così descritto da Ivanov, già nel cast del primo film di Hamidi, Né quelque part: "Mimil è uno dei personaggi più simpatici che abbia mai interpretato. Armato di buona volontà, è l'uomo meno macho della squadra e non ha nessun problema con le ragazze della squadra. A differenza degli altri, accetta di buon grado la sostituzione".