Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Attualissimo.
Woyzeck, antieroe di Herzog: un povero cristo come tanti, vessato dalla vita, un Fantozzi ottocentesco. Oggi sarebbe un impiegatino che lavora a 1200 euro al mese, sgridato quotidianamente dal suo capo, probabilmente elettore pd, conformista senza coscienza di esserlo, naturalmente vaccinato e greenpassato, mangia il bruco e vivi nel buco, grigio nella sua mite osservanza delle regole e del ruolo che la società gli ha assegnato: quello dello zerbino. Lo sturmtruppen Woyzeck è quindi sfruttato dal suo ufficiale superiore; è carne da macello degli esperimenti delinquenziali di un medico fatti in nome del bene superiore della Scienza, il moloch positivista; ed è molto affezionato a sua moglie, peraltro una prostituta (molto fesso, Woyzeck), almeno fino a quando non scoprirà che questa lo fa becco con un ufficiale, quindi uno del mondo a lui precluso. E' la pillola rossa di Matrix, che finalmente gli illumina gli occhi sulla realtà. Woyzeck è ormai pazzo, dunque vivo. E’ fuori dalla realtà, quindi dentro la realtà più che mai. Il suo tentativo di ribellione all’ordine costituito è tanto patetico e meschino quanto nobile. Woyzeck parte già sconfitto, e nella sua fase terminale di insania acquisisce consapevolezza di tale condizione immutabile. Il piccolo assassinio della moglie fedifraga, la piccola morte di Woyzeck, che in questo mondo proprio non ci poteva più stare, sono la manifestazione più superficiale e trascurabile del raggiungimento di uno stato di Superiore Consapevolezza.
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