Regia di Otto Preminger vedi scheda film
Ingoiata la cosiddetta – come la chiama Vieri Razzini - “sospensione dell’incredulità” (ma è un boccone stavolta un po’ troppo grosso da mandare giù), ci si trova di fronte ad un buon noir, atipico, sicuramente originale, ed oserei dire fantascientifico, in quanto se la psicoanalisi è una scienza, l’ipnosi e l’autoipnosi somigliano assai di più alla fantascienza. Molto bravo Josè Ferrer, nella parte di un piccolo genio del male.
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