Regia di Otto Preminger vedi scheda film
La falla principale dell'intera opera risiede nell'approccio grossolano alla psicanalisi, cosa che francamente, a mezzo secolo di distanza dalle opere freudiane più note, lascia perplessi; le debolezze evidenti in fase di impostazione logica però vengono ampiamente compensate da una struttura narrativa piuttosto sciolta e da un impianto solodissimo della trama, proveniente da un romanzo di Guy Endore sceneggiato qui da Ben Hecht e Andrew Solt. Il segreto di una donna è una di quelle pellicole che, inoltre, ci insegnano senza bisogno di tanti commenti le ragioni per cui il genere noir è sempre stato appannaggio del cinema americano; oltre che per la spirale mozzafiato del racconto, anche per le ottime interpretazioni da parte del triangolo centrale del film, quello composto da Richard Conte, Josè Ferrer e dalla bellissima Gene Tierney (che peraltro aveva già lavorato con Preminger in Vertigine, del 1944). Molto valido anche il commento sonoro firmato da David Raksin, compositore 'di fiducia' del regista; Preminger è impegnato inoltre in veste di produttore. 6/10.
Anna è cleptomane e per nasconderlo al marito psicanalista si affida a un sedicente ipnotizzatore. Quest'ultimo però ha in mente un piano diabolico da far eseguire alla donna sotto ipnosi.
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