Regia di Franco Zeffirelli vedi scheda film
Nella Firenze degli anni Trenta un ragazzino diventa orfano di madre; il padre non l'ha mai riconosciuto, per cui lo affida a un gruppetto di anziane signore inglesi benestanti. Ma la popolarità di queste ultime è destinata a crollare molto presto, perchè Mussolini volta improvvisamente le spalle alla Gran Bretagna.
Franco Zeffirelli gira un film scritto da Franco Zeffirelli (insieme a John Mortimer) partendo da "L'autobiografia di Franco Zeffirelli", che racconta del piccolo Franco Zeffirelli. E' la storia di un bambino, figlio illegittimo di un riccone e di una donna di scarsa popolarità, cresciuto con un gruppo di vecchie inglesi snob nella Firenze degli anni Trenta, simpatizzando tutti all'unanimità per il Duce. Cosa che le donne britanniche avrebbero presto smesso di fare, vistesi indicate come nemici pubblici da Mussolini. Il racconto delle atrocità del fascismo è decisamente moderato dai toni ammiccanti e nostalgici scelti dall'autore, che sminuiscono - addolcendola con aneddoti scherzosi e bonari - la portata tragica della storia di quell'epoca; sul peso di quei terribili avvenimenti prevale insomma un languido sentimentalismo non facilmente giustificabile. Coproduzione internazionale, fra Italia e Inghilterra, con cast di adeguata portata: Judi Dench, Joan Plowright, Cher, Maggie Smith, Lily Tomlin, Massimo Ghini, Baird Wallace, Claudio Spadaro sono fra gli interpreti principali; la confezione esteticamente pulita al limite del candore, solita per il regista, è un ulteriore elemento di perplessità per il lavoro. 3,5/10.
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