Regia di Tom Shadyac vedi scheda film
Film dolce-amaro certamente intenso, coinvolgente e ricco di buoni sentimenti, ma che nell'illustrare cosa sia la terapia del sorriso e per mezzo di chi venne diffusa prima negli Usa e poi nel resto del mondo, sfrutta la figura di un grande uomo, dal grande cuore ed animo, in maniera vergognosa per scopi principalmente lucrosi. La Universal infatti, solo negli Stati Uniti d'America incassò oltre 25 milioni di dollari per la proiezione nelle sale di questo film che però fu bocciato da gran parte della critica e dallo stesso Patch Adams (il suo vero nome a proposito è Hunter, Patch invece è solo un soprannome che in inglese significa medicazione, benda, cerotto) che in proposito dichiarò: "io lo odio quel film. Robin Williams ha guadagnato 21 milioni di dollari per fingere di essere me per quattro mesi in una versione semplificata. Se fosse stato un po' più simile al vero me, quei soldi li avrebbe donati all'ospedale che tentiamo di costruire da 40 anni in un Paese dove 80 milioni di persone non hanno possibilità di ottenere assistenza sanitaria, ma da lui non sono arrivati neanche 10 dollari" e queste sue osservazioni riassumono quello che si può pensare di questo film e lo spirito con il quale lo si guarda, contrariati e delusi nell'apprendere che nel suo caso, l'altruismo è stato bravo solo a raccontarlo per i propri scopi ruffiani, ma non di certo a metterlo in pratica fino in fondo.
Il soggetto inoltre, in questo caso non è stato neanche "raccontato" con diligenza perchè mostra solo una minima parte di quello in cui il lavoro di clown therapist consiste veramente e non rende giustizia alla biografia di Patch Adams, concedendosi libertà narrative tendenzialmente strappalacrime (come la morte di Carin), senza contare che l'attore scelto per interpretare Patch Adams risulta del tutto inappropriato. Robin Williams che forse sarà tirchio, è senza dubbio un buon attore, ma già verso la fine degli anni novanta era un uomo di mezza età e non poteva essere certamente credibile o convincente nei panni di un laureando ventenne che stava appena iniziando la gavetta di dottore... Williams è sempre stato ancorato ad un certo tipo di ruolo di uomo-bambino dai più nobili sentimenti in film di genere filosofico-sentimentale per famiglie, ma questa volta ha osato più di quanto potesse permettersi di fare. Bisognava scegliere un altro attore più giovane e forse anche molto più in sintonia con la vera essenza di Patch Adams, medico dal cuore puro, ingenuo e generoso che per gran parte della sua vita è stato un pionere di una branca della medicina olistica, impegnandosi a ridare il sorriso a tutte quelle persone malate fisicamente o psicologicamente, che lo avevano perso da tempo - è scientificamente provato che sorridere faccia bene alla salute poichè stimola la produzione di endorfine (sostanze che hanno una funzione benefica sul sistema immunitario), riduce gli ormoni dello stress del corpo, rilassa la pressione e circolazione sanguigna aiutando quindi il cuore a funzionare meglio, migliora l'umore e tanti altri fattori utili ad allungare la vita.
Attraverso questo film comprendiamo che Patch credeva molto in quello che faceva e che non lo faceva per profitto personale poichè aveva una vera e propria vocazione per aiutare gli altri infondendoli un po' di gioia e speranza (dopo aver conosciuto lui per primo la solitudine e la depressione), tanto da impegnarsi al massimo nel progetto di aprire addirittura la clinica del sorriso e della salute... nonchè il noto Gesundheit! Institute.
Dunque questa storia che s'incentra sul contatto umano verso il prossimo, è pura realtà. La terapia del "clown" esiste veramente ed è tenera ed apprezzabile come poche al mondo, anche se pochi sanno che veniva praticata già molto prima che Hunter Adams fondasse la sua clinica. Infatti tra il seicento ed il settecento, fu praticata da un certo Angelo Paoli, un sacerdote carmelitano italiano che si travestiva e truccava da pagliaccio per far sorridere i malati.
Questo film comunque non merita un giudizio negativo poichè seppur interpretato da un protagonista fortemente inadeguato, riesce a toccare il cuore e ha soprattutto contribuito a far conoscere la clown terapia in tutto il mondo, arrivando nelle case di molta gente ignara di cosa fosse e dei suoi effetti.
Avrebbe potuto eseguire un lavoro più accurato.
Inadeguato per la parte ripeto, mi spiace.
Bravo.
Convincente.
Bravo.
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