Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Carlo ed Enrico Vanzina, dopo una serie di pellicole inguardabili persino dal loro pubblico, ritentano la carta “operazione nostalgia” chiudendo idealmente il dittico aperto nel 1983 con “Sapore di sale”. Ancora Gino Paoli come ispirazione, ancora una regia complessata nei confronti dei “nemici americani”, ma un copione che tutto sommato regge all’urto della povertà di mezzi tecnici e creativi. A ben guardare, “Il cielo in una stanza” è la parte “urbana” di “Sapore di sale”: lì le vacanze a Forte dei Marmi, qui la quotidianità vissuta, un po’ alla Nando Cicero e un po’ alla Sordi, in una Roma meno trafficata d’auto ma già affollatta di vespe e vespini. Nulla di emozionante, ma qualche volto (Mainetti) e caratterizzazione (Mattioli e la Mascoli) che onorano la vecchia commedia all’italiana tornata prepotentemente di moda.
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