Trama
Un ragazzino di tredici anni bussa alla porta dei Cappadora senza rendersi conto che, dentro casa, c'è la sua famiglia. Era stato rapito, aveva quattro anni, e non ricorda nulla; lui abita in fondo al viale, in un'altra casa, con un'altra famiglia in cui non si trova affatto male. Così Beth, la presunta madre, Pat, la figlia Kerry e il loro tormentato figlio adolescente Vincent insieme a un'agente della polizia cercano di indagare.
Note
Alla faccia della genetica, della biologia, dei legami di sangue e del delirio etico-scientifico scatenatosi negli ultimi tempi, il melodramma in questione consiglia di cambiare ottica, con un allargamento familiare che viene dallo stesso piccolo protagonista. Il vecchio Grosbard asciuga, taglia, procede d'ellissi e difende a uomo contro una star che gioca a tutto campo. Lasciando, solo qua e là, spazio ai compagni di squadra.
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Commenti (6) vedi tutti
Certo negli USA sono molto approssimativi nel trattare delicate questioni parentali. Quattro volanti della polizia e si va a sottrarre un minore alla famiglia che lo ha tirato su. Mah! Tutto sommato film vedibile...
commento di Artemisia1593Film che si lascia guardare. Nel complesso discreto. Taglio spiccatamente televisivo. Per uno come me a cui piace il cinema americano, va benissimo! P.S. Comunque, la Pfeiffer, che classe!
commento di TortellaüberallesAbbastanza ridicolo e americano. Buono per canale 5.
commento di ezzo24Melodramma di stampo familiare che si segue con piacere per i colpi di scena che si susseguono fino a un finale un po' scontato che sa sempre molto di cinema-movie americano.Brava la Pfeiffer.
commento di ezioSolido dramma famigliare di impronta piuttosto televisiva a dire il vero ma che si lascia guardare volentieri. Un po' lungo e lento il finale (scontato). Molto bravi gli interpreti, soprattutto i ragazzi.
commento di Tex MurphyUna storia molto emozionante che punta al cuore degli spettatori, ma non ricattatoria. Buoni gli interpreti: capeggiati da una bravissima Pfeiffer, ritroviamo Treat Williams e Woopy Golberg.
commento di scream