Regia di Denis Rovira van Boekholt vedi scheda film
Terribile (nel senso di inguardabile) esordio di un regista considerato nuova promessa dell'horror spagnolo. Considerato tale in considerazione di tre cortometraggi realizzati dal 2002 al 2010, e non certo per questo disastroso debutto. Debutto che, tra le altre cose, è costato la bellezza (in dollari) di 4.500.000.
Alicia raggiunge la sorella Sara per prestare supporto alla madre Victoria, da anni gravemente ammalata e da alcuni mesi in stato comatoso. Entrambe le sorelle nutrono sgradevoli ricordi di infanzia, causa i comportamenti stravaganti della madre. Volontà scritte di Victoria, nonostante l'insostenibile situazione, escludono l'opzione di appoggiarsi ad un ospedale. Alicia, sposata e con una figlia undicenne di nome Nora, scopre che le indicazioni testamentarie di Victoria indicano proprio la nipote come erede universale. Da quel momento la bambina inizia a comportarsi in maniera insolita, cercando spesso di avvicinarsi al capezzale della nonna morente, e diventando aggressiva e violenta.
Dopo avere subito -masochisticamente- 100 minuti di questo insopportabile Influenze maligne, con la vista torturata da una pessima fotografia e da scene notturne girate alla cieca, vien certa curiosità di chiedersi chi sia mai il supponente regista (ben poco dotato) di un così indigeribile mattone. Anche, operando in difesa, per segnarlo nella lista nera dei peggiori in circolazione: Denis Rovira Van Boekholt e, stando all'imdb, pare trattarsi di una giovane promessa dell'horror spagnolo. Sarà. Certo un debutto così brutto, come raramente capita di vederne, non è un buon biglietto da visita. Soprattutto considerato il risultato finale, con uno spreco di budget stimato in qualcosa come 4.500.000 dollari! E vien il dubbio che "La influencia", quella vera, sia all'origine del tutto, dopo avere colpito i produttori, rendendoli -in stato delirante- pronti a sganciare nel progetto tale cifra. Colpa in parte anche della poco avvincente sceneggiatura, ispirata da un romanzo (che non viene certo voglia di andarsi a leggere) di Ramsey Campbell e che diventa, almeno in questa inguardabile versione, snervante e quasi impossibile seguire sino alla fine. Tremendo, a cominciare dai dialoghi, proseguendo con la scarsa regia, fino a finire con una colonna sonora che è degna del pessimo insieme.
"La bruttezza ha un vantaggio sulla bellezza: dura!" (Daniel Mussy)
F.P. 01/11/2019 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 102'12")
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