Regia di George Cukor vedi scheda film
Commediola decisamente scialba che ruota attorno alla ridicola vicenda di una bella e mite insegnante di sci, che per riconquistare il marito donnaiolo si finge sorella gemella di se stessa, ma più frivola e disinibita. Aver scritturato la Garbo per questa storia fu semplicemente un'offesa; inoltre la Divina sembra incapace di fornire una giusta recitazione brillante, ma anche per colpa di Cukor, in uno dei suoi rari flop. Il personaggio di Douglas poi è snervante, e l'attore risulta essere un po' spaesato. L'unica che si salva è Constance Bennett, bella e spumeggiante come sempre. Va sfatato comunque il mito per cui Greta Garbo avrebbe lasciato il cinema in seguti al grande insuccesso, sia di pubblico che di critica, di questo film. In seguito infatti ella stessa avrebbe vagliato decina di offerte e fatto anche alcuni provini, ma furono altre le cause che la spinsero al ritiro.
E' come vedere uno stupendo dipinto barbaramente imbrattato.
Elegante ed eccentrica nel ruolo dell'acida rivale in amore della Garbo. L'unica per cui valga la pena vedere il film.
Confuso e poco a suo agio nel sapere adattare l'estro della Garbo al genere brillante.
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