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Suk Suk

Regia di Ray Yeung vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Suk Suk

di AndreaVenuti
9 stelle

Suk Suk, Ray Yeung, 2019

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Suk Suk (2019): scena

L’anziano Pak sembra trascorrere sereno la sua pensione tra scorribande con il suo amato taxi (spesso votate a prendere la nipotina da scuola) e la quotidianità passata in famiglia con pasti abbondanti e lievi litigi con la consorte e con i figli grandi; fin qui nulla di strano ma in realtà il nostro Pak nasconde un segreto: è omosessuale… 

All’interno della comunità lgbt asiatica, Ray Yeung è probabilmente una delle personalità più forti ed autorevoli; regista eclettico da sempre attento a problematiche sociali scottanti ed attuali e con questo Suk Suk alza notevolmente l’asticella proponendoci una delicata e malinconica storia d’amore urbana tra due anziani signori hongkonghesi.

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Suk Suk (2019): scena

Il film è meraviglioso e la dicotomia della doppia vita del protagonista rende l’opera molto scorrevole distinta da picchi autoriali e poetici assai notevoli.
Ovviamente è un film sociale e di denuncia poiché è uno scandalo che un signore di settant’anni debba nascondere il suo orientamento sessuale per paura di essere ghettizzato e discriminato ma ahimè funziona così; agghiacciante a tal proposito -all’interno del film- la proposta di un politico di realizzare una casa di riposo per gay.

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Suk Suk (2019): scena

Ray Yeung poi inserisce ulteriori micro-temi sociali molto importanti (da genitori iper-protettivi, ad una critica alle credenze popolari e alla religione) che però rimangono da contorno al macro-tema lgbt.

Fantastica altresì la regia altamente elegante laddove Ray Yeung sembra quasi proporre la celebre teoria del paesaggio ossia rappresentare nel dettaglio un certo luogo, luogo che in realtà riflette la psiche e lo stato d’animo del protagonista.
Pochissime ed audaci poi le sequenze “erotiche”, tanto raffinate quanto carnali da richiamare il cinema del maestro Stanley Kwan…

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