La recensione su Bedside Romance

di undying

3 stelle

Il quinto e tra i peggiori titoli del filone erotico-comico danese - "Sengekanten o Bedside" - composto da otto pellicole. Una commedia degli equivoci, provocati dalla quasi omonimia di due personaggi, poco ironica e per nulla erotica. Dirige John Hilbard, il titolare dell'intero filone, anche autore dell'incasinata sceneggiatura.

La giovane Bine Hansen (Birte Tove) eredita un capitale da uno zio sconosciuto: soldi, aziende e proprietà immobiliari. Raggiunge entusiasta una lussuosa villa, nella quale invita il suo ragazzo, Steen Larsen (Ole Søltoft). Mentre i due sono soli in camera da letto, ai piani inferiori Jacobsen (Paul Hagen), amministratore delegato della società Hansen, ora di esclusiva proprietà di Bine, informa la baronessa Sikabild (Annie Birgit Guard) che la situazione economica è disastrosa, per via delle imponenti tasse da pagare. L'unico sistema per evitare il fallimento, consiste nell'organizzare una fusione, con matrimonio dei rappresentativi componenti, di due concorrenti società: quella di Bine assieme a quella dei Larsen, il cui figlio è Sten Larsen (Søren Strømberg), un quasi omonimo del fidanzato di Bine. Dato che, a letto, Steen Larsen è del tutto inibito, Bine si convince che il problema sessuale del fidanzato sia colpa sua, pertanto decide di farsi visitare da uno specialista. Il consiglio del medico è quello di uscire e cercare di mettere in atto nuove ed eccitanti esperienze sessuali. Un fallimentare primo maldestro tentativo, con uno sconosciuto in un bar, la porta addirittura in tribunale. Successivamente Bine decide di entrare in un club nel quale è in corso uno spettacolo di burlesque. Incontra una ragazza vestita da uomo, con la quale finisce per fare all'amore. Contemporaneamente Steen supera la sua timidezza tra le braccia della baronessa Sikabild. In seguito Steen e Bine si ritrovano e, forti delle recenti esperienze, finalmente riescono ad essere una coppia disinibita e felice, mentre la compagnia Hansen si salva dal tracollo finanziario, perché a sposare Sten Larsen sarà la stessa baronessa Sikabild.

Nel tentativo di girare un film particolarmente elaborato, questa volta il regista danese John Hilbard (anche autore della sceneggiatura) realizza una pochade contorta e poco efficace, sotto qualunque punto di vista la si voglia giudicare. Tutto ruota, infatti, attorno al fraintendimento provocato dal nome quasi identico (Sten e Steen) di due personaggi. Protagonisti, ancora una volta, Ole Søltoft e Birte Tove, ma in questa circostanza l'erotismo resta sullo sfondo, limitato all'esposizione di qualche seno e a un nudo di spalle della Tove. Per il resto, il complesso e inutilmente caotico intreccio narrativo finisce per appesantire una pellicola dal ritmo catatonico, per nulla scorrevole e del tutto dimenticabile, per quanto molto ben fotografata e interpretata. Il quinto capitolo della serie danese "Sengekanten", dunque, seguito un paio di anni più tardi dal primo esemplare con inserti espliciti (Sexy simphony), è anche, assieme a Le svedesi continuano a ballare... la mazurka a letto, uno di quelli meno riusciti dell'intero gruppo. Non sorprende che sia rimasto inedito, a giusta ragione, in Italia.

Sengekanten series (completa) - Un'occhiata nelle camere da letto... danesi

1 - La mazurka le svedesi la ballano a letto (Mazurka på sengekanten)

2 - Bedside Dentist (Tandlæge på sengekanten)

3 - Le svedesi continuano a ballare... la mazurka a letto (Rektor på sengekanten)

4 - Bedside Highway (Motorvej på sengekanten)

5 - Bedside Romance (Romantik på sengekanten)

6- Sexy Simphony (Der må være en sengekant)

7 - Sexy Club - Le accompagnatrici (Hopla på sengekanten)

8 - Sexy Boat (La nave del piacere) / (Sømænd på sengekanten)

Extra

- La pornovergine (Uden en trævl)

- A Man with a Maid (Champagne på sengekanten)

"Un letto ci vede nascere e ci vede morire; è la scena mutevole sulla quale il genere umano di volta in volta recita drammi interessanti, ridicole farse e tragedie spaventose. — È una culla adorna di fiori; — è il trono dell'Amore; — è un sepolcro."

(Xavier de Maistre)