Regia di Bob Fosse vedi scheda film
Titolo storico di Fosse/Hoffman sull'importanza della parola, sulla libertà e addirittura sul concetto stesso di superamento della 'libertà'. Imperdibile. 8 EMOZIONANTE
Pezzo da 90 di Fosse. Il grande autore acchiappa la figura chiave di Lenny Bruce e la porge su di un piatto d'argento a Hoffman, congelando non solo un carattere ma nella sua drammatica e inesorabile forza una grande capacità umana. La capacità di evolversi, di combattere anche contro se stessi in qualcosa in cui si crede. Lenny nella figura dell'eroe perdente rifiuta l'agio ingabbiato dalle stesse aspirazioni che ne hanno generato il talento. La parola o meglio il concetto stesso di parola e di come utilizzare il linguaggio sono affiancati all'idea di libertà imprigionato nelle convenzioni sociali e negli schemi abitudinari di un sistema terrorizzato paradossalmente dalla propria natura. Dunque il sacrificio del protagonista segna un copione noto fatto d'empatia e ritmo, al quale Fosse lancia sul tavolo come delle carte da gioco le varie scene, cronologicamente non sincronizzate, unendole nella resa dei conti conclusiva. Preso il ritmo e armonizzato il cast (eccellente dalla star Hoffman ai magnifici non protagonisti), non rimaneva che l'occhio, preferendo uno stupendo e contrastato b/n ad una più dispersiva visione colorata, 'colorando' la pellicola con le inquadrature, la recitazione e la sceneggiatura. Molto sentito e molto emozionante.
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