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Lenny

Regia di Bob Fosse vedi scheda film

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La recensione su Lenny

di steno79
8 stelle

Lenny è un film che forse non può essere giudicato se non si conosce per bene la vita del personaggio che viene rappresentato, e io ammetto di sapere pochissimo su Lenny Bruce. Il film è stato un'occasione per conoscerlo, e mi è piaciuto. Non saprei se è fedele ai fatti biografici, se le scene degli spettacoli riproducono in maniera autentica le vere performance di Bruce: su qualche recensione americana ho letto pure che l'approccio di Bob Fosse e dello sceneggiatore sarebbe un po' timido, perché nella realtà Bruce era molto più sgradevole e provocatorio. Comunque, preso come film, Lenny mi sembra un bel risultato: sa toccare le corde giuste nella costruzione del personaggio, affidato ad un Dustin Hoffman in grandissima forma, in una delle due o tre migliori interpretazioni della sua carriera, può contare su una fotografia di Bruce Surtees di grande suggestione e ricchezza evocativa nel bianco e nero, ed è montato in maniera originale, con una disarticolazione temporale e una successione di frammenti talvolta brevissimi che va a comporre un puzzle piuttosto diverso dalla maggior parte dei film mainstream dell'epoca. Qualcuno sostiene che il film riservi dei toni agiografici per Lenny, reso come un incolpevole santo vittima dei soprusi di una società ipocrita che all'epoca nessun altro aveva il coraggio di denunciare, ma a me il suo ritratto è sembrato comunque veritiero e alquanto problematico, tendente a svelare la sua umanità al di là della cinica maschera dell'entertainer. Originali anche alcune scelte di regia, come nella scena in cui Lenny va sul palco ubriaco e seminudo, ripresa con un piano sequenza in campo medio perfettamente funzionale. E un elogio anche a Valerie Perrine, straordinaria nella parte della moglie di Lenny, la spogliarellista Honey Harlowe, che le valse la Palma d'Oro a Cannes, mentre Hoffman fu battuto dal Vittorio Gassman di "Profumo di donna". Non mancano alcune pagine più opache e meno riuscite, ma nel complesso è un bel risultato di quella New Hollywood che adesso molti rimpiangono. Ottimo doppiaggio di Hoffman da parte di Gigi Proietti.

Voto 8/10

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