Regia di Antonio Albanese vedi scheda film
È l'ennesima dimostrazione che non basta avere degli ottimi personaggi televisivi per farne un film. Tanto più che i personaggi qui sono tre e devono essere cuciti alla bell'e meglio, per far sì che risultino fratelli. Qualche idea buona qua e là c'è, come per esempio quella di inventarsi un terzo fratello (Pacifico) di cui tutti si sono dimenticati. Ma questo, ripeto, non basta a costruire un film con una propria consistenza e con una sua ragion d'essere. Non basta qualche battuta riuscita («Vede, professore, per me la Sicilia non è solo mafia... È anche degrado, disperazione, disoccupazione, cassa integrazione...») per fare un film comico riuscito. La dimensione di Albanese è, purtroppo per lui, la televisione, come hanno dimostrato questi suoi primi film e gli esperimenti più recenti - Qualunquemente è quello che aveva suscitato le maggiori attese - che hanno a protagonisti personaggi politici che, per sfortuna dell'autore, non riescono mai a raggiungere l'orripilanza di quelli reali.
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