Regia di Giuseppe Piccioni vedi scheda film
La mia colpa sta, forse, nel non essere riuscita a capire, appieno, il messaggio che il film racchiude o forse era proprio difficile da intuire, visto il vorticoso gioco di vite che riempiono la storia. La cosa che è certa è la lentezza della messa in scena. Le monotone inquadrature sbiadite che stancano, e soprattutto scocciano, la visione del film. L’idea di storia è buona: due vite in solitudine che cercano di incrociarsi pur sapendo di non poterci riuscire mai. Due vite diverse, accomunate da un destino che sceglie sempre prima di noi. Nonostante questo però, il film lo guardi fino alla fine solo perché Silvio Orlando (di cui ogni volta decanto la bravura), in coppia con Margherita Buy è la cosa più fantastica (e lo so che più fantastica non si dice ma serve a far capire la grandezza di questa cosa) che possa capitare ad un film.
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