Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Le circonvoluzioni verbali usate da diversi critici per parlare bene di questo film mi hanno ricordato il silenzio imbarazzato che colpì me ed il mio amico con il quale eravamo andati al cinema a vedere Il tè nel deserto e che servì a lui per dirmi, il giorno dopo, che quel film gli era piaciuto, e a me per pensare che Bertolucci non era più lo stesso di Ultimo tango a Parigi, Novecento o L'ultimo imperatore e che somigliava piuttosto allo sbiadito tessitore di La luna.
La parte più riuscita di L'assedio mi sembra quella ambientata in Africa, cioè il prologo, della durata di circa cinque minuti. Dopo di che, si affonda in un cinema che non ha rapporti con la realtà, senza avere la fantasia di un colpo d'ala d'autore.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta