Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
A mio parere il migliore tra gli ultimi film realizzati da Bertolucci, "L'assedio" è un film "piccolo" ma di forte rilievo culturale, una storia capace di mettere in evidenza condizioni esistenziali di particolare conflittualità che cercano una possibile pacificazione nell'amore. Le vicende parallele di Shandurai e di Mr. Kinski rimandano anche ad un "altrove" di bruciante attualità, ma a prevalere stavolta è la dimensione intimista, il non detto e i sentimenti appena accennati e mai espressi compiutamente. La musica ha un ruolo fondamentale nel film e spesso viene accompagnata da immagini ammalianti, poetiche senza scadere nella leziosita' o nel compiacimento. È un film più vicino a "Prima della rivoluzione" che ai kolossal esotici girati dal regista nei primi anni Novanta. Anche la casa romana dove si svolge gran parte del film ha un'evidenza scenografica notevole, rafforzata dall'efficace fotografia di Fabio Cianchetti. Ben diretti i due protagonisti Thandie Newton e David Thewlis, che hanno fornito ampia evidenza di essere interpreti di primo piano anche in molti altri film; in un ruolo secondario un giovane ma già spigliato Claudio Santamaria.
Voto 8/10
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