Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
I sotterfugi del Conte di Almaviva per conquistare la bella Rosina, grazie alla complicità del barbiere Figaro.
Regista popolare con quasi vent’anni di carriera alle spalle, Camillo Mastrocinque mette in scena una versione del Barbiere di Siviglia rossiniano che mescola sapientemente musiche e racconto per immagini. L’opera entra così nel film, ma il film non si snatura totalmente prostrandosi al servizio della musica grazie agli inserti tratti dalla commedia di Beaumarchais da cui il musicista pesarese prese spunto; il risultato può forse scontentare sia i melomani che il pubblico medio, ma va detto che a questa pellicola non mancano il brio e una buona dose di originalità nella narrazione su due binari paralleli. E Mastrocinque, pur essendo nuovo a questo tipo di lavoro, fa quel che serve. Tito Gobbi è la star sul cartellone; fra gli altri interpreti si segnalano Irene Genna, Giulio Neri, Carlo Campanini, Armando Francioli, Luciana Vedovelli e Cesco Baseggio. Girato a colori – non così scontato per il 1955 – con fotografia di Alvaro Mancori; produzione di Ottavio Poggi. 4,5/10.
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