Regia di Massimo Ceccherini vedi scheda film
La trama del film è, naturalmente, inconsistente, però, sarà anche la mia simpatia per Ceccherini, il filmetto funziona. Sul versante puramente comico, è anche più riuscito di "Faccia di Picasso" (2000), anche grazie a qualche intervento di comici bravi come Cacioppo. Certo, il mondo di Ceccherini è sempre quello: il calcio (non per caso i giudici sono un ex arbitro e due ex calciatori), i film di Tinto Brass e le seghe. Rispetto al primo Benigni - quello di "Berlinguer ti voglio bene" - cui pure è stato paragonato, manca una vera consapevolezza politica, sociale e culturale (insomma, non vedremo mai Ceccherini leggere la "Divina Commedia" in Piazza Santa Croce, ci è bastata ed avanzata la sua rilettura di "Pinocchio"), però il comico fiorentino qualcosa di suo ci mette e lo sa offrire al pubblico con molta maggiore onestà di, per fare un nome, Pieraccioni. Quest'ultimo offre agli spettatori la Firenze da bere, lastricata a suo tempo dai Medici, o i casali di campagna in stile Mulino Bianco, Ceccherini si aggira tra i barrettacci che sembrano usciti dal "Bar Sport" di Stefano Benni, ma anche dai primi film di Nuti e Benvenuti, nonché dalle canzoni popolari degli anni Settanta di Pupo ("I primi pendolari la mattina/quest'anno è forte la tua Fiorentina/la colazione con i bomboloni/e guai a chi parla male di Antognoni" cantava in "Firenze Santa Maria Novella"). Il difetto principale del film è, a parte il processo, una lunga sequenza finale che sembra appiccicata con lo sputo, forse dovuta al fatto che l'esordiente regista non sapeva come congedarsi da questa sua storiella, e qualche indugio di troppo sulle resistibili grazie della Gerini (fiorentina come i senegalesi di Ponte Vecchio). Comunque un Ceccherini da vedere. (3 giugno 2008)
Il nullafacente Lucignolo sostituisce per qualche giorno la sorella come inserviente presso una casa di riposo. Lì conosce la bella direttrice Fatima, che vuole organizzare una recita. Lucignolo si offre volontario e coinvolge l'amico scansafatiche Pinocchio, ma poi le cose si complicano perché entrambi s'innamorano della ragazza.
La Gerini.
La cambierei.
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