Espandi menu
cerca
Arlington Road. L'inganno

Regia di Mark Pellington vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Andreotti_Ciro

Andreotti_Ciro

Iscritto dal 23 aprile 2019 Vai al suo profilo
  • Seguaci 9
  • Post -
  • Recensioni 407
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Arlington Road. L'inganno

di Andreotti_Ciro
8 stelle

In un’era nella quale le tesi del complotto e delle cellule dormienti la fanno da padrone, siamo pur sempre in un periodo bellico, e a tale proposito consigliamo la visione di The Americans (id.; 2013 – 2018) serie televisiva firmata dall’ex agente della CIA; Joe Weisberg, è piacevole riscoprire una pellicola di fine anni 2000 frutto di una trama lenta a dipanarsi ma che nel corso di quasi due ore riesce a narrare la psicosi di un uomo obnubilato dal ricordo della moglie scomparsa per un errore fatale. In questo senso sono decisamente efficaci sia l’interpretazione offerta da Jeff Bridges, in un ruolo per lui inaspettato, perché meno spostato verso il lato brillante e maggiormente spinto sul versante investigativo e drammatico, nel ruolo di un professore di storia contemporanea, sospettoso e dedito alle tesi complottiste e inevitabilmente segnato nello spirito da quello che avvenne alla moglie. E i membri della famiglia Lang, la coppia di nuovi vicini con figlio a seguito, che diventano per Michael e suo figlio Grant, compagni inseparabili di cene e meeting amichevoli. A impersonare i membri della famiglia Lang sono Tim Robbins, con tanto di sguardo carico d’inquietudine, e Joan Cusack, anche per lei si parla quindi di un ruolo drammatico e non simil brillante come da sempre e solitamente ci ha abitutato.

 

Lo sceneggiatore EhrenKruger, confeziona la sua prima prova per il grande schermo, ne seguiranno altre e altrettanto eccellenti, fra i quali Top Gun: Maverick (id.; 2022), ottenendo un intreccio che incolla lo spettatore alle immagini e attanagliandolo nel dubbio esattamente come accade al protagonista, perennemente sospettoso riguardo la gentilezza di due perfetti estranei.

 

Dirige lo statunitense Mark Pellington, più avvezzo alle clip musicali e meno al grande schermo, comunque abile nel maneggiare il tema fanta - terroristico aggiungendovi colpi di scena a ripetizione, per un film liberamente ispirato all’attentato dinamitardo di Oklahoma City, nel corso del quale persero la vita circa duecento vittime, e che offre uno sguardo diverso sul modo di fare cinema thriller e d'azione.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati