Regia di Bill Condon vedi scheda film
Si tratta di un film di stampo classico, ben girato e ben interpretato, soprattutto da Ian McKellen e Lynn Redgrave, che però non esce mai dai binari del già visto e della bella illustrazione di maniera. Nonostante abbia qualche punto in comune con la pseudobiografia alla Ed Wood, il film di Tim Burton ha tutta un'altra vitalità. Ad alcuni buoni spunti (il ricevimento della Principessa Margaret a casa di George Cukor) si alternano scene grottescamente brutte, come il finale in cui il giovane Clayton si muove come il mostro di Frankenstein. Quanto alla scelta di Brendan Fraser, non si capisce se sia dovuta al suo fisico statuario o alla forma quadrata del suo testone, che all'anziano regista ricorda il suo amato Mostro.
Gli ultimi anni del regista James Whale, autore di Frankenstein, tra i ricordi della Prima Guerra Mondiale e l'ossessione omosessuale, conditi dal rimpianto per non poter più lavorare a Hollywood.
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