Regia di Carlo Koch vedi scheda film
La cantante Tosca ama il pittore Cavaradossi, che segretamente ospita il ricercato Angelotti. Scarpia, capo della polizia, estorce a Tosca informazioni su Angelotti: finirà in tragedia per tutti.
Pellicola dalla lavorazione piuttosto problematica, questa Tosca riprende in realtà il romanzo di Victorien Sardou del 1887 e non l'opera di Puccini da esso tratta; inizialmente il regista era nientemeno che Jean Renoir, ma lo scoppio delle ostilità in Europa lo costrinsero ad abbandonare il set dopo pochissimi giorni, lasciando il posto al suo aiuto Carlo (Carl) Koch. Nel complesso un bel melodrammone in ogni caso, con annessi e connessi (tensione tragica onnipresente, dialoghi retorici, personaggi piuttosto stilizzati) e un ruolo non fondamentale, ma ben presente per le musiche; le scelte di casting sembrano tutte azzeccate a partire dai protagonisti Imperio Argentina, Rossano Brazzi, Adriano Rimoldi, Carla Candiani e Michel Simon; in particine troviamo anche Enzo Musumeci, Memmo Carotenuto e Saro Urzì. L'adattamento del testo di partenza è a opera di Alessandro De Stefani; Luchino Visconti figura come assistente di Koch. Per una versione cinematografica della Tosca pucciniana bisognerà attendere il 1956, con la pellicola omonima di Carmine Gallone. 5/10.
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