Passione e carnalità versus misticismo e spiritualità. Devozione e follia. Cedimento e dipendenza. Altruismo e vendetta. Questi solo alcuni dei dicotomici temi di questa storia affascinante che, oltre ad essere documento sociale e testimonianza storica - giornalistica, diviene elemento di lotta sensibilizzazione per tutte le donne e la loro incolu
Passione e carnalità versus misticismo e spiritualità. Devozione e follia. Cedimento e dipendenza. Altruismo e vendetta. Questi solo alcuni dei dicotomici temi di questa storia affascinante che, oltre ad essere documento sociale e testimonianza storica - giornalistica, diviene elemento di lotta, sensibilizzazione per tutte le donne e la loro incolumità sia fisica che spirituale che mentale.
Santa subitodi Alessandro Piva narra la storia particolare di una tragedia già annunciata, almeno da tre anni prima che, le autorità non hanno voluto seguire, credere, prevenire. Ma semplicemente tollerare. La pellicola non solo è documento di indagine, ma anche rende conto di quanto superficiale sia la protezione da parte delle autorità e dello stato che non ha i mezzi per proteggere. Siamo a Bari, alla fine degli anni Ottanta. Santa - che ha poco meno di vent'anni - solare e socievole, ha molti amici, ama la vita, con essa la scrittura, in un'epoca lontana dal vuoto cosmico dei social media. Scrive a mano antiche e preziose lettere ad amici e missionari e raccoglie i suoi profondi sentimenti e la dedizione verso Dio in intimi diari. Nel suo cuore ardono fede cristiana e fame di vita: è ferma nel voler assecondare la sua vocazione spirituale, non prima però di aver conseguito la laurea, così come promesso ai suoi. Un giorno però dal nulla, spunta un uomo che inizia a seguirla, a farle appostamenti, a inviarle lettere deliranti, a pedinarla ovunque per tre lunghi anni, proseguendo di fatto indisturbato nonostante le ripetute denunce. Il 15 marzo del 1991 tredici coltellate mettono fine alla vita di Santa. Il film che ha vinto il premio del pubblico alla Festa del cinema di Roma numero 14 raccoglie, oltre a una denuncia sociale e all'omaggio alla memoria di una grande donna, il percorso e la chiamata verso la totale dedizione a Dio con una forza, una consapevolezza, una poesia, una serenità e una dedizione rare, ma altrettanto potenti e utili ai giovani come esempio di chiarezza e luce, in un epoca buia. Ora è in atto il processo di canozizzazione che, se accettato, la valorizzerà come martire. innazitutto della società
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