Regia di Melora Walters vedi scheda film
LA BANALITA' DELLA STUPIDITA' Avvilupato tra corsi di nuoto per principianti, dove la protagonista (ansiosa) teme di affogare in piscina in un metro e 10 di acqua, pur toccando .
21 Ottobre 2019
LA BANALITA' DELLA STUPIDITA'
Avviluppato tra scadenzati incontri con un'amica per il te, rigorosamente in una libreria d'arte, perchè fa figo, ça va sans dire parlando del vuoto cosmico e come affrontare i buchi neri tra i bigodini. MISTERIOSO.
Avviluppato nella cruciale scelta di decidere il colore delle pareti della camera da letto prima e, ancora più drammatico, dipingerle di rosso (poi), dopo mesi di indecisione. INDECIFRABILE.
Avviluppato tra ore e ore con una psichiatra che è più annoiata di noi dai dialoghi inutili della madre genia. MIRACOLOSO.
Mai, e dico mai, ho visto una banalità del male di questo tipo. VERO
Quello che è veramente drammatico qui non è la desperate housewife protagonista che ha fatto danni ai figli i quali, come noi, non la sopportano più (una, caduta in depressione, per rifugiarsi da lei, l'altro prima eroinomane, poi non contento arruolato in Iraq, pur di sfuggire a tanta empietà genitoriale).
Ma quello che inquieta qui è l'arroganza di voler parlare di un dramma come quello di eventualmente perdere un figlio in guerra, cosa che non avviene infatti, senza avere la minima idea di cosa possa essere.
O ancor peggio spacciare un film per potente e socialmente utile quando non c'è idea, ne dialogo, ne script, nè bravura attoriale o registica e, a questo punto, rimane più onesto il vacanze di Natale de noialtri.
Almeno li uno si aspetta quello che trova.
Aiuto soffoco. Aiuto annego!
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