Regia di Robin Lutz vedi scheda film
Uno degli artisti più straordinari del ventesimo secolo (anche se lui, più che artista, non a torto preferiva farsi chiamare matematico) viene raccontato in questo valido documentario che ne ripercorre la lunga carriera. Forse un pò troppo sfuggente nel trattare la portata innovativa delle sue opere (soprattutto quelle giovanili, se rapportate al panorama artistico del periodo), il film racconta sia il lato umano che quello professionale di un uomo schivo, metodico ma con una genialità di geometrica perfezione. Personalmente avrei preferito (almeno nella versione italiana) una voce narrante meno scanzonata, ma comunque il film apre una finestra interessante dando anche numerosi spunti sulla sua vita privata grazie anche ai ricordi narrati dai figli. Ottimi i titoli di coda così come la scelta di accompagnare numerosi passaggi del film con il sottofondo di Bach, gemometria pura della musica.
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