Trama
Amanda ha diciassette anni e un passato difficile. Per affrontare il mondo ha creato un'amica immaginaria, esuberante e politicamente scorretta, che la guida nella più difficile delle sfide - crescere e impadronirsi della propria vita. La sua è una storia di coraggio e determinazione, avventurosa e romantica, feroce eppure buffa.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Il film è tratto dal libro di Amanda Davis Wonder when you'll miss me, un romanzo di formazione che racconta le sfide dell'adolescenza tra bullismo, volontà di integrarsi e l'opposta urgenza di esprimere la propria individualità. Amanda Davis, nonostante la giovane età, era una scrittrice di rango, capace di trasmettere sentimenti autentici e di creare identificazioni forti con i suoi personaggi. Ciò che ho voluto mantenere nel film è proprio la disperata necessità della protagonista - tipica della sua età e irripetibile nelle varie fasi della vita di ciascuno di noi - di farsi guidare dall'istinto e da un senso di libertà, procedendo per salti, spesso anche maldestri, alla ricerca del suo posto nel mondo. Mai come quando siamo adolescenti siamo mossi da questa forza vitale dirompente che deve in ogni modo esprimersi poiché, al contrario, finisce per divorarci e provocare sofferenza.
Mi chiedo quando ti mancherò è la storia di una ragazzina che con coraggio e tenacia, affronta la vita attraverso percorsi che possono apparire sconclusionati e caotici ma che la portano per tentativi a conoscere se stessa e a maturare fiducia nelle proprie capacità. Le sue debolezze sono il punto di partenza di una grande volontà, pura e sincera, che è molto lontana dalla passività in cui molti adulti si lasciano cadere. La sua storia è un bellissimo esempio di come sia possibile indirizzare in positivo la nostra vita; purtroppo spesso ce ne dimentichiamo e Amanda con la sua impellente volontà ce lo ricorda. Un tema narrativo potente e poetico legato fortemente alla presenza dell'alter ego della protagonista: il personaggio della Cicciona che è l'essenza surreale ma concreta della storia e rappresenta quel lato di noi che non si arrende, che non si chiede se va bene o no ma se ne frega e ci sprona a seguire la nostra natura nonostante tutto.
Al pubblico ho voluto raccontare una storia poetica e visionaria che ci ricorda l'importanza dei sogni, quelli che ci fanno volare in alto, al di sopra dei propri e degli altrui limiti. Per riuscire in questo, la regia è sempre stata funzionale alla sincerità della recitazione, alla ricerca di un'emozione spontanea e diretta, nel tentativo di riproporre quelle leggerezza ed ingenuità tipiche dell'adolescenza anche nella trattazione dei temi più difficili, che volutamente vengono lentamente abbandonati nel cammino verso un finale che è sì un punto di arrivo ma anche e soprattutto un punto di partenza.
Ho avvertito forte la necessità di raccontare gli ultimi che però ce la fanno, che non mollano mai, che, nonostante tutto, vanno avanti e lottano verso una meta tanto ambita quanto sconosciuta, perché anche se nessuno ce lo dice dentro di noi dobbiamo ricordare che una via c'è sempre e sta solo aspettando di essere trovata, con fiducia in noi stessi e nella vita".
Trailer
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Commenti (2) vedi tutti
Tema interessante (quello del bullismo e del disagio adolescenziale) trattato in modo singolare e fantasioso. Un po' lento ma alla fine guardabile.
commento di Artemisia1593Lento e dispersivo
commento di gruvieraz