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Assassinio sul Nilo

Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Assassinio sul Nilo

di axe
6 stelle

Anni '30. L'investigatore belga Hercule Poirot condivide una crociera a bordo di un battello in navigazione sul Nilo con Linnet Ridgeway, ricca ereditiera in viaggio di nozze, i suoi eclettici invitati ed una ex-fidanzata rancorosa. Dopo alcuni eventi singolari, Linnet viene trovata morta, assassinata da un colpo alla tempia esploso con pistola di piccolo calibro. Il detective apre le indagini; il misterioso assassino lo ostacola eliminando altri potenziali testimoni. Adattamento cinematografico del romanzo del 1937 di Agatha Christie "Poirot Sul Nilo", diretto ed interpretato dal versatile uomo di cinema Kenneth Branagh, "Assassinio Sul Nilo" racconta una nuova indagine del detective Hercule Poirot; dopo averlo seguito nelle fredde e claustrofobiche ambientazioni presenti in "Assassinio Sull'Orient Express", lo vediamo all'opera sul battello fluviale Karnak, al seguito della comitiva di Linnet Ridgeway, una giovane ereditiera da poco moglie di Simon Doyle, il quale, per sposare la donna, ha abbandonato l'innamorata Jacqueline De Bellefort, (ormai ex) amica della coniuge. Jacqueline, intestardita, segue la coppia nei suoi spostamenti, compreso il viaggio lungo il fiume. Altri passeggeri del battello sono parenti ed amici di Linnett; a dispetto del clima di armonia, solo apparente, ognuno ha un motivo per essere in attrito con Linnet, o comunque vive una situazione di disagio. Poirot è a bordo per motivi legati ad uno di loro; a omicidio avvenuto, ovviamente, sarà sua priorità scoprire il colpevole, una possibilità concessa anche ai più "acuti" tra gli spettatori, poichè le informazioni necessarie sono rese disponibili - ma, ovviamente, non in evidenza - ben prima delle rivelazioni del protagonista. Il regista sa ben gestire il tempo a sua disposizione. I primi minuti del film sono dedicati al passato di Poirot, arruolato tra le fila degli Alleati durante la Prima Guerra Mondiale; ci presentano le sue capacità deduttive ed il suo lato sentimentale. Dopo molti anni, Poirot è un investigatore di fama, ben accetto nei locali e negli ambienti "bene" di Londra; suscita l'interesse delle persone con le quali entra in contatto, e, a volte, anche antipatia. Alcuni non apprezzano il suo essere "pieno di sè"; in realtà, Poirot, affianca alle proprie abilità logiche una non indifferente sensibilità umana, affinata dalle sventure patite in prima persona (la perdita di compagni e della fidanzata, a causa degli eventi bellici), le quali gli consentono di comprendere a fondo le dinamiche che regolano azioni ed intenzioni dei personaggi. La parte centrale del racconto è dedicata alla crociera sul Nilo; la sceneggiatura rende possibile apprezzare le bellezze della nazione africana, ancora ammantate di un evocativo "esotismo"; l'evento delittuoso si verifica infatti oltre metà film. Il ritmo, non molto sostenuto, prende improvvisamente quota; la tensione, parimenti, sale, poichè l'assassino prosegue nella sua opera. Poirot sa sciogliere il mistero, collocando al proprio posto ogni tessera del complesso "puzzle", di sentimenti, rancori, interessi materiali, ipocrisie, falsità. L'impianto del racconto giallo è dunque allineato, in buona parte, all'impianto "ottocentesco", positivista. Il detective è ai margini del campo di azione; osserva, valuta, approfondisce, traccia collegamenti, trae conclusioni; egli è come uno scienziato, ha un ruolo di "terzietà" rispetto i fenomeni che analizza. Non è direttamente coinvolto nella vicenda; non ha implicazioni sentimentali, o d'altro genere, con i personaggi - salvo la particolare amicizia per uno di essi, che comunque non gl'impedisce di essere obiettivo. Bravo Kenneth Branagh nel ruolo di Poirot; meno espressiva Gal Gadot nelle vesti di Linnet, la donna al centro degli eventi, e dell'interesse degli spettatori; ci domandiamo, chi è in realtà costei ? Elegante e dai modi gentili, la sua personalità rivela molte sfaccettature; a volte prevalgono fermezza e decisione; altre volte, una certa vulnerabilità, alimentata dalla consapevolezza di essere circondata da opportunisti; in altri momenti ancora, un egoismo, più o meno ingenuo. Ella è decisamente il personaggio più interessante del racconto; una buona valutazione su esso è possibile solo grazie nozioni acquisite ad indagine conclusa. Interessante la colonna sonora, ricca di sonorità blues. Pur essendo ambientato negli anni '30, il film ha un "look" molto moderno, in virtù dei colori vivaci, accesi. Ho apprezzato quest'opera più del prequel "Assassinio Sull'Orient Express". Kenneth Branagh racconta una nuova indagine dell'investigatore belga creato dalla fantasia di Agatha Christie gestendo adeguatamente i tempi, alternando momenti di tensione a sequenze "tranquille" e dialoghi, necessari ad acquisire le nozioni necessarie alla soluzione del caso, sull'interessante sfondo di un Egitto memore dei fasti dell'antichità; non c'è eccellenza, ma ogni elemento è ben curato.

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