Regia di Antonio Manetti, Marco Manetti vedi scheda film
Non ho mai letto Diabolik, sono della generazione di Dylan Dog e Nathan Never per cui valuto il film senza paragoni di matrice fumettistica.
Diabolik fa abbastanza schifo per il semplice fatto che Marinelli è uno dei miscast italiani più clamorosi che abbia mai visto.
L'aspetto non lo aiuta con il patatone in mezzo alla faccia in più gli occhi sono troppo grandi, Diabolik aveva questi occhi vagamente hawaiani, forse Billy Zane o Keanu Reeves hanno i connotati giusti per fare degli esempi ma oltre a ciò gli han dato un copione con 5 battute del cazzo tanto che ne è venuto fuori un mix fra una Stepford wife maschio con la tuta da mimo o un duplicato da invasione degli ultracorpi quando è in borghese, in pratica la scena in cui si esprime a pieni zigomi in tribunale per comunicare alla sua novizia pupa il piano di fuga è dove parla di più in tutta la durata della pellicola e non so davvero come si possa reggere mentalmente una scena del genere anche solo in chiave fumettistica, figuriamoci in un film.
L'ambientazione ci sta e le riprese sono anche belline ma il film ha un pacing da gregge di orsi prossimi al letargo verso la caverna al parco di Yellowstone e della storia a metà film non te ne frega più una mazza.
Mastrandrea fa Ginko ed è abbastanza rinco con l'accento de centocelle e la Leone come la metti è sempre una sventola da miss mondo però dategli una parte seria in cui possa sbocciare ed esprimersi per le sue doti non sto fumetto demodé: fategli fare una delle clienti di mr Dog con una bella scena da cavalcata delle valchirie doggy style in una trama con fantasmi o sbudellametni, fatele fare una sventola spaziale in un intricato caso affidato a mr Never e la sua agenzia Alpha con trombatone finale in antigravità, tutta roba italiana più moderna e attraente, come la Leone e non certo come Diabolik.
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