Regia di Antonio Manetti, Marco Manetti vedi scheda film
Diabolik torna in edicola, pardon, al cinema. Un albo veramente ben confezionato, ma che ha troppe pagine da leggere e verso metà si rischia il colpo di sonno.
Il ladro oscuro più famoso dei fumetti torna a svuotare le cassaforti dei ricchi abitanti di Clerville e zone limitrofe, con la famigerata gelida determinazione e le sue astute macchinazioni. Era finalmente l'ora che qualcuno tornasse ad omaggiare un fumetto tutto italiano, ma dalla caratura universale in quanto a forza del personaggio. I Manetti creano un thriller esteticamente notevole, scegliendo attori perfetti per le parti ed una trama che rende giustizia alle avventure di Diabolik, ma le varie componenti del film non sembrano funzionare come i piani diabolici del protagonista. Si ha sempre la sensazione che manchi qualcosa o che una scena potesse essere meglio architettata nell'evoluzione, tanto da far percepire un ritmo compassato, eccessivamente lento, tanto da sfiorare la noia in vari punti. Manca il brivido, l'azione fluida, il senso del colpo di scena, cose che risultano necessarie alla buona riuscita dei film di genere. Alla fine sembra più un occasione sprecata, benché il film innegabilmente non manchi di stile. Latitante.
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