Regia di Sydney Sibilia vedi scheda film
Lodevole raccontare quest'episodio, dai più dimenticato, dell'Isola-Stato a largo di Rimini, ma declinato con un approccio pop ed eccentirco che allontana un pò troppo dalla realtà dei fatti
Negli anni '60 un giovane ingegnere bolognese decise di costruire una piccola piattaforma a largo di Rimini (e fuori dalle acque territoriali) trasformandola in una sorta di Stato indipendente che, ovviamente, avrà vita breve viste le implicazioni politiche ed economiche che la cosa poteva comportare. Il film, nel raccontare la vicenda, sceglie un approccio pop molto più orientato ad una rilettura fantasiosa (l'isola-piattaforma in realtà non fu mai sede di bar o discoteca, nè tanto meno venne attaccata a cannonate dalla Marina Militare..) e questo, a mio parere, frena un pò l'interesse per una vicenda che forse meritava un approccio più fedele alla realtà, vista la particolarità ed originalità dell'evento. Così anche la scelta di dare una rilettura alla "Divo" di Sorrentino sui personaggi politici che si occuparono del caso (a partire dal Presidente Leone) sembra un pò forzata, anche se contribuisce a dare un certo ritmo ad una seconda parte che rischiava di attorcigliarsi su sè stessa. Un film sostanzialmente neutro che ha comunque il pregio di dare luce ad un evento curioso ed interessante di cui pochi ormai hanno memoria.
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