Regia di Jacques Feyder vedi scheda film
M. Dietrich nel bagno espone le gambe all'ammirazione di una improvvisata cameriera, con un certo humour inglese, ma nulla di sensuale, se non un malizioso ammiccamento per provocare schiamazzi dei militari in platea e lodi gorgogliate di un maniaco sedicente critico del Mereghetti, che vi scorge "una sensualità molto più esplicita che nei film di Sternberg" (probabilmente lo stesso che non riesce a dimenticare la scena del laghetto in Venere bionda): appunto, per militari di bassa forza, in un film peraltro proponibile nei migliori educandati dell'epoca; ben altra, tesa, sensualità nei films di Sternberg (fin da L'angelo azzurro), fatti per altre bocche o occhi o teste o culture.
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