Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Ma che....
(attenzione: la recensione sarà fortemente ironica, quindi chi non capisce l'umorismo sarcastico che la recensione propone alla larga e subito!)
Un eroe americano falsamente accusato di un attacco terroristico interno. "Succede sempre", grida il patriota con il cappello MAGA, pistola e mimetica, mentre esce dal teatro e strappa il velo a una donna innocente e le dice di "tornare da dove sei venuta".
Eastwood, il sempre Trumper-estremo, sa come dirigere un film che ha sottili toni ultra-nazionalisti e non così sottili alle tradizionali forze dell'ordine e alle istituzioni dei media (a meno che non siano Fox News, ovviamente). La sinistra elitaria che è così veloce da eseguire con una storia solo per le valutazioni, come questo film dimostrerà chiaramente. "Sto uscendo e non credo a niente di quello che diranno d'ora in poi. Ma crederò a tutto ciò che leggo sui social media".
Cosa non copre questo film: Richard Jewell si è rifiutato di parlare con le autorità quando è stato interrogato per la prima volta. Ha rifiutato di collaborare con la polizia. La sua storia è cambiata un paio di volte. E sì, alla fine è stato liberato dall'essere un sospettato, ma questo è il problema con gli americani: tutti possono essere facilmente inseriti in una delle due categorie: "bravo ragazzo" e "cattivo ragazzo". Non c'è una via di mezzo.
Jewell aveva un sacco di multe per il parcheggio in sospeso? Aveva mandati per assegni falsi? Ma no, però non secondo questo film. Era un santo crocifisso ingiustamente dalla CNN, dalla NBC e da altri media di sinistra affamati di impiccare un vero eroe americano/patriota/più grande cittadino americano di tutti i tempi.
Sto in attesa del seguito.
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