Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Sbattere il mostro in prima pagina: è qualcosa che piace sempre alle forze dell'ordine e ai media. Anche se quello non è un mostro, ma una brava persona.
Come per tutti o quasi i film di Clint Eastwood, siamo in presenza di buon cinema, girato bene e incentrato su tematiche complesse e controverse. Tuttavia, se devo essere sincero, questa volta ho notato un pelo di fluidità in meno del solito, e meno inquadrature ampie su ambienti interni ed esterni. Cioè, qualche campo lungo in più all'esterno, e ancora qualche carrello negli interni non avrebbero stonato.
Precisato questo, il film si guarda con interesse ed attenzione, anche per vedere come andrà a finire e dove andrà a parare, cioè quale sarà il senso della vicenda. E ciò specialmente per chi come me era completamente all'oscuro della storia reale, e del personaggio. Più che la conclusione della vicenda per il povero Newell, ciò che mi ha colpito è il ruolo e l'operato dell'FBI, che per becero opportunismo e disinvolto cinismo fa di tutto per sbattere in galera chi sa essere innocente, e questo solo per trovare il colpevole per l'opinione pubblica e salvare la faccia del responsabile della sicurezza. Ormai, parlare male dell'FBI è diventato facile come parlare male della CIA. Di contorno a tutto questo ci sono i media vampiri e cinici anch'essi, avidi di scandali, di tragedie, e di mostri da sbattere in prima pagina. Newell viene poi scagionato, il vero terrorista arrestato, ma ciò, a differenza delle false accuse di prima, viene divulgato senza alcun clamore. Per questo, molta gente è ancora convinto che sia Newell ad aver messo il zaino bomba. Insomma, sia le istituzioni americane che l'apparato mediatico escono da questa vicenda piuttosto malconci. Il loro disinteresse per la verità e la giustizia si vede bene dietro i nobili proclami e l'immagine di facciata che si danno.
Clint Eastwood è uno che ama il proprio paese, ma non intende per questa ragione nasconderne le magagne con la retorica e le bugie pietose. Per questo motivo, io apprezzo ancor più la sua produzione cinematografica, che mette sempre il dito su qualche piaga di una nazione di cui pure è patriota.
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