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Shakespeare in Love

Regia di John Madden vedi scheda film

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La recensione su Shakespeare in Love

di steno79
7 stelle

"Shakespeare in love" sembra essere uno di quei film costruiti appositamente per piacere ai membri dell'Academy (ha vinto ben sette statuette fra cui Miglior film dell'anno), rientra in una "qualità media" a cui appartenevano anche altre pellicole premiate in passato come "Voglia di tenerezza", "Rain man", "Braveheart" o "Il paziente inglese". Venendo al film, bisogna dire anzitutto che i meriti sono più di sceneggiatura che di regia: il copione è stato scritto da Tom Stoppard, celebre drammaturgo inglese che già in precedenza aveva rivisitato l'universo shakespeariano in "Rosencratz e Guldestern sono morti", e che riesce a creare un pastiche non privo di fascino con rimandi interni alle opere del Bardo quali "La dodicesima notte" (soprattutto nel finale con la partenza di Viola). Lo spettacolo è colorito, curatissimo nei costumi e nelle scenografie e ben fotografato; la vicenda dello Shakespeare innamorato che trae l'ispirazione per scrivere la prima versione del "Romeo e Giulietta" dallo sfortunato amore per lady Viola De Lesseps, promessa in sposa all'antipatico Lord Wessex, è gradevole, a tratti anche appassionante, ma forse un pò troppo prevedibile e costruita in funzione di alcuni rimandi intertestuali che vogliono sfoggiare la conoscenza dell'autore del periodo storico e instaurare dei parallelismi col presente, soprattutto quando Shakespeare va a discutere dei suoi problemi da una specie di strizzacervelli. John Madden non è un mago della cinepresa ma riesce a rendere un discreto servizio al copione di Stoppard; nella direzione degli attori si rivela efficace soprattutto con alcuni dei comprimari come Geoffrey Rush e Judi Dench come regina Elisabetta (lascia il segno in pochi minuti di presenza sullo schermo), mentre i due protagonisti non risultano presenze davvero memorabili, soprattutto Joseph Fiennes che ha una gamma espressiva molto più limitata del fratello Ralph, mentre Gwyneth Paltrow a tratti risulta un po' rigida e forse non era la scelta migliore per il ruolo, pur vincendoci addirittura un Oscar come miglior attrice. Grande successo in tutto il mondo che premiò, per l'ennesima volta, la Miramax dei fratelli Weinstein.

voto 7/10

La trama

 

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