Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
Alla fine, il messaggio, fin troppo evidente, è che bambini e cavalli sono più perspicaci degli uomini. E per ribadire questo assunto, due ore e mezzo, almeno a noi (ma a noi chi? Ma quanto me piace che parliamo al plurale!...) ci sembrano decisamente eccessive.
Quest'opera pluripremiata e colorata, in parecchi frangenti, come i fuochi d'artificio di sagra paesana a fine stagione, ricalca soggetti pirandelliani fino a sconfinare nell’ iperbole biblica (“quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima ad esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila?” Lc 14,25-33).
Di certo non stupisce preferendo la contemplazione alla risoluzione ed impallandosi spesso in quella lentezza che vuole eleggere a leit motiv. Come col teatrale epilogo e le sue scene di guerra non mostrate, che possono lasciare col fiato sospeso sull'esito solo gli animi più candidi.
Non sono candido? Lo sapevo. Forse Kurosawa non è per me.
Eviterò in futuro, voi fate un po' come vi pare...
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