Durante un'epidemia un gruppo di persone si ritrovano in una selva (anzi edificio!) oscura...
Un gruppo di persone, dopo aver girovagato per una città preda di un'epidemia mortale, si ritrovano in un edificio abbandonato. Chi può fidarsi di chi? E, soprattutto, cosa vogliono quei personaggi con cappellino e mascherina chirurgica che li inseguono durante tutto il film?
Il "redivivo" Claudio Lattanzi, che fa parte della leva dei giovani esordienti alla fine degli anni '80, torna dopo molti anni dietro la macchina da presa.
Interessante gioco teatrale pieno di dialoghi ma poche location con finale a sorpresa (che compensa quello che, di primo acchito, può sembrare un plot per niente originale). Fotografia in molti punti troppo scura ma, a tratti, suggestiva grazie ad un uso del blu/nero (pregio della professionalità del direttore della fotografia Ivan Zuccon, acclamato regista e collaboratore di Pupi Avati). Tra gli attori si segnalano Giovanni Lombardo Radici (un tempo nome noto nel cinema di genere), Cinzia Monreale (BUIO OMEGA), Marina Loi e Lorenzo Lepori (attore e regista di film come NOTTE NUDA, CATACOMBA e IL VANGELO SECONDO TADDEO). Catastrofico di consumo in tempo di Covid!
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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