Regia di Antonia Bird vedi scheda film
Una “rapina a mano armata” nella Londra metropolitana, un traditore nel gruppo, la resa dei conti finale, che coincide naturalmente con diversi rendiconti personali. Il thriller arrabbiato e proletario, un po’ rozzo e violento, sospeso tra il noir e un secco realismo non è una novità nel cinema inglese (da “Carter” e “Quel lungo venerdì santo” ai recenti “Soho” e “I dilettanti”). Antonia Bird, seppur con uno stile che oscilla un po’ tra il videoclip e il Tv movie, è attenta alle psicologie dei personaggi e riesce a mescolare bene il plot di genere con le notazioni d’ambiente e con gli squarci della vita passata del protagonista, che da giovane era soprannominato “Red Ray” per l’impegno politico che condivideva con una mamma battagliera. Esplicito l’omaggio a Loach, con il manifesto incorniciato di “Hidden Agenda” sullo sfondo e in primo piano la coppia Robert Carlyle e Ray Winstone (apparso in “Ladybird, Ladybird” e “Riff Raff”).
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